lunedì 12 novembre 2018

Progettare con qualità in BIM

Lo scorso ottobre, il Bim User Group Italia ha curato l'arena BIM, digitalizzazione e progettazione parametrica BIM all'interno del Digital & BIM. Ho avuto il piacere di presentare insieme ad Andrea Reina Rojas, la nostra esperienza riguardo il controllo e gestione della qualità dei nostri progetti. Riassumo qui il nostro intervento.

L’intento di questo periodo di studio, ricerca e approfondimento è stato quello di investigare come l’uso del BIM nella progettazione possa contribuire ad ottenere un processo di qualità.
Dopo anni di ritardo rispetto ad altri settori industriali, nell'ultimo periodo il processo di digitalizzazione del settore delle costruzioni ha avuto una fortissima accelerazione, soprattutto grazie al progresso della tecnologia.
Ma come essere sicuri che tutto quello che si progetta o modella con metodologie e tecnologie così sofisticate sia fatto con qualità? Può bastare questa complessità ad assicurare che il lavoro risponda a determinati requisiti e che tutti i soggetti coinvolti alla progettazione adottino gli stessi standards di qualità?





Questo schema è abbastanza comune ma è un buon punto di partenza per cominciare una riflessione su cosa significa lavorare in qualità con il BIM. I due schemi rappresentano il workflow prima e dopo l’introduzione del BIM all’interno di un progetto. Come si può vedere nel secondo workflow tutte le figure ruotano attorno ad una entità (progetto, modello o database). Questo significa che ogni elemento del processo è un ingranaggio fondamentale per la riuscita del progetto. Tutti gli elementi devono funzionare nel modo corretto per far sì che tutto il progetto sia considerato “in qualità”. Ma come essere sicuri che tutti gli ingranaggi coinvolti nel processo girino nel verso giusto?




In un processo così strutturato diventano fondamentali gli equilibri del team di lavoro, che deve necessariamente lavorare e ragionare come un’unica entità. Il lavoro in sincronia con gli altri rappresenta il primo indispensabile passo per creare un modello di qualità. L’organizzazione del lavoro così strutturato deve tenere conto di due caratteristiche fondamentali: da un punto di vista operativo deve permettere un efficace flusso di lavoro, mentre come prodotto deve consentire una facile interrogazione delle informazioni da chiunque sia coinvolto nel progetto. Per rendere operativa questa sinergia è importante organizzare adeguatamente la squadra di lavoro e il lavoro stesso. Tale organizzazione passa attraverso tre momenti fondamentali:

  • Briefing con la squadra 
  • Definizione degli obiettivi 
  • Verifica dei modelli




Il primo momento è fondamentale per creare quella collaborazione che consente di utilizzare pienamente le caratteristiche del BIM, raggiungendo risultati ottimali. Per questo motivo, nelle primissime fasi di ogni progetto, si organizza un briefing di squadra durante il quale si procede alla formazione dei collaboratori e si analizzano gli obiettivi alla base della progettazione.

Una volta completata l’impostazione degli standard di progetto, durante la fase operativa, si attua il terzo momento realizzando periodicamente dei cicli di Audit per garantire il controllo qualitativo.

























La terza fase inizia con la compilazione di una scheda dove si definiscono le regole e i tests da attuare in ogni fase di progetto. Successivamente, attraverso una serie di scripts di Dynamo ed una serie di fogli di calcolo di Google, si è in grado di ricevere tramite mail dei report settimanali con tutta l’informazione necessaria del progetto.
Nel report vengono indicati anche i valori che non funzionano e gli eventuali “warning” sono segnalati anche con una notifica via mail o slack che ne indica. Il report con le notifiche sono inviati al BIM coordinator, che dovrà giustificare o risolvere gli errori e con un ulteriore report informare il BIM Manager spiegando ogni errore e la relativa risoluzione. Questo consente a tutti i soggetti di essere informati su ogni problematica e sull’andamento del progetto, evitando fraintendimenti con la committenza. Man mano che il progetto si sviluppa, si ripeteranno i controlli finché non si avrà la certezza di che il progetto sia di qualità.























Apparentemente tutto il workflow sembra molto semplice ma per automatizzare tutto questo è stato necessario impostare un processo complesso che ha coinvolto seguenti diverse componenti, quali:
  • Revit come strumento principale di progettazione 
  • Dynamo come strumento per l’elaborazione degli script per l’estrazione delle informazioni; 
  • Google Sheets come contenitore e gestore delle informazioni; 
  • IFTTT come ponte tra i diversi strumenti; 
  • Google Data Studio come piattaforma di visualizzazione per le informazioni.





















Per ottimizzare ulteriormente il processo ed evitare di fare gli stessi controlli su tutti i modelli, appesantendo le operazioni, è stato impostato un elenco generale di verifiche, ognuna delle quali corrisponde ad un tema di monitoraggio. Per rendere più chiara la scelta, le singole verifiche sono state divise in tre gruppi tematici:
  • Informazioni utili (informazioni generali del modello analizzato che permettono di monitorare il progresso della modellazione, la quantità degli elementi al suo interno e le relative informazioni di progetto); 
  • Check della strategia per qualsiasi modello di un progetto (informazioni generalmente legate agli Standard BIM utilizzati nella modellazione come ad esempio nomenclatura, cad importati, locali non racchiusi, ecc.); 
  • Check della strategia in riferimento ad informazioni per uno specifico progetto (informazioni relative agli obiettivi del processo BIM, come ad esempio codifica 4D, codifica 5D, codifica Clash Detection, coordinate dei modelli ed eventuali Parametri realizzati ad hoc per il progetto).
























Una volta scelti i valori da monitorare è necessario aprire il modello e “innescare” lo script di Dynamo. Una volta terminate le operazioni programmate si avrà a disposizione un database di informazioni visualizzabili su un foglio di calcolo di Google. Tali informazioni saranno accessibili a tutti i diretti interessati sia tramite documenti pdf inviati tramite email sia tramite una dashboard dinamica.























Quali sono i risultati ottenuti dopo l’applicazione di questo metodo di verifica?
Il procedimento proposto permette uno svolgimento dei controlli in maniera fluida e rigorosa. Impostando dei report periodici, si può tenere traccia della crescita dei modelli stessi e dei possibili problemi esistenti. Questo processo porta inoltre alla assimilazione delle metodologie da parte del gruppo in modo diretto.